Learning 2009/2012 Accademia di Belle Arti Napoli

Accademia di Belle Arti di Napoli

 

2011 – 2012

Biennio Specialistico di  Grafica d’Arte

prof. Gianfranco D’Alonzo

 

 

Opere collettive

Lo studente ha lavorato su matrici, realizzate dal docente, che propongono diversi gradi di difficoltà e due percorsi opposti nelle modalità di stampa. In Stars like chatting while cluster bombs are playing apart è stata richiesta una interpretazione della matrice svincolata dalle rigide regole della riproducibilità seriale. In Curva pericolosa, al contrario, lo studente si è dovuto avvicinare il più fedelmente possibile al modello di stampa predefinito. Le diverse fasi, d’ incisione e di stampa, sono state ulteriormente sviluppate per accedere ad un livello espressivo derivato dal confronto tra le medesime e lo spazio, fino ad acquisire uno status di opera potenzialmente scissa dal linguaggio da cui ha tratto origine.   Partecipanti Maria Tirotta, Francesco Damigella, Alessandra Donnarumma, Ada Riccio, Costanza fraia, Annalisa Torelli, Paolo Aiello, Fortuna Russo, Ya Quiong (Luna), Zong Xuan (Giovanna), Huiqun ( Milena), Sara D’Amore, Cristina Vento, Rita Tomasulo, Sabina Maresca  

Stars like chatting while cluster bombs are playing apart

Puntasecca, acquatinta, acquaforte e interventi diretti su zinco. Stampe monotipo su carta Fabriano. Chiodi. Lastra – mm 167 x 248 Stampe – mm 500 x 700 Allestimento – cm 750 x 70

b

 

 Curva pericolosa

Acquatinta e puntasecca su zinco Stampe su carta Fabriano Lastra – mm 400 x 400 Stampe – mm 410 x 410 Allestimento – cm 615 x 41 a1               a

GIORNALE DALL’ITALIA  –  Sguardi dell’Oriente 

Galleria del Giardino

15 – 19 ottobre 2012

a cura di Gianfranco D’Alonzo

   La mostra raccoglie i lavori di tre studentesse cinesi HE  HUIQUN, SU YAQIYONG e ZHANG ZONGXUAN, con la collaborazione di Alessandra Donnarumma e Annalisa Torelli, e riassume contestualmente il lavoro svolto con il prof. Gianfranco D’Alonzo durante il Biennio di Specializzazione in Grafica D’Arte  . L’attività didattica  è stata incentrata sulla ricerca dell’opera di padre Matteo Ripa, incisore alla corte dell’Imperatore  cinese Kangxi dal 1711 al 1716, e del valore politico – religioso assunto dal suo laboratorio di incisione che portò l’Oriente a conoscenza della Calcografia e divenne in seguito il primo  nucleo del Collegio dei Cinesi di Napoli.

Seminari di studi e ricerca

No click! Matteo Ripa, ovvero, inattualità dell’opera incisa

 kangxiA cosa può portare l’essere obbligati a produrre delle incisioni nella totale mancanza di strumenti e con una “missione” da compiere? Nella Cina del ‘700, alla Corte dell’Imperatore Kangxi, Padre Matteo Ripa si trovò in queste condizioni e ciò che ne scaturì fu determinante per il futuro della chiesa e dei popoli, e fu il nucleo di lavoro sul quale venne istituito il Collegio dei Cinesi di Napoli.

Nella sua prima fase, la proposta è indirizzata agli studenti Cinesi che intendono seguire il corso di Grafica d’Arte nell’ ambito del Progetto Turandot. E’ un primo passo verso il progetto di ricerca che invece coinvolge studenti del Biennio Specialistico e studenti di Università Cinesi disponibili ad accordi bilaterali per l’elaborazione di materiale grafico e teorico sull’ identità di laboratorio di incisione e la sua valenza culturale nel contemporaneo. Obiettivo del progetto, che si prevede debba durare almeno un triennio, è che il tema diventi un percorso di ricerca, a diversi livelli, sotto forma di produzione artistica, tesi, seminari, studi specifici , gruppi di lavoro misti , pubblicazioni, collaborazioni con istituzioni culturali e facoltà interessate al tema: l’ incisione come bene culturale che diventa linguaggio creativo.

Nei laboratori di ”semina” si vuole allo stesso tempo indagare (svelare?): le potenzialità autoreferenziale dell’incisione quando l’assenza degli strumenti specifici incoraggia il riaffiorare del gesto originario (da cui nasce?); al contrario, la capacità che la disciplina ha di operare in territori diversi, dove la corresponsabilità e la trasversalità è ben rappresentata dalla stessa propria metodica, complessa e versatile.  a) L’attività di ricerca  si concentra sull’ opera di padre Matteo Ripa come incisore alla corte dell’Imperatore cinese Kangxi, dal 1711 al 1716. b) Accolto come pittore insieme ad altri missionari, a Ripa capitò di “proporsi” incisore sebbene non conoscesse la tecnica, se non i rudimenti. La missione gesuita in Cina aveva tradizione e solidità, con presenze qualificate nei diversi ambiti della conoscenza (pittura, matematica, musica, astronomia, cartografia ), ed era attivo un serrato confronto ideologico oltre che culturale. Le incisioni di Matteo Ripa, poiché care all’ imperatore, furono un mezzo di “mediazione” nell’ ambito di una trattativa politico – religiosa che spesso metteva a rischio la missione. c) L’incisione calcografica era espressione “naturale” del luogo ( Europa) e, come la religione, difficilmente trasferibile in un contesto culturale differente: la tipicità della disciplina e il suo legame indissolubile con il laboratorio e con la geografia, s’innestano nelle problematiche del contenzioso politico-religioso . In oriente la calcografia non era conosciuta e la stampa dell’immagine attraverso figure di sagome di legno era frutto di una diversa visione del mondo. La proposta di un nuovo modo di interpretare e restituire la realtà attraverso immagini riproducibili senza perdere la matrice sta alla base del laboratorio che fu allo stesso tempo seminario e ambiente di proselitismo, artistico e religioso . Poco dopo diventerà, da questa parte del mondo, il nucleo di una istituzione culturale. d) Nel frattempo la grafica d’arte perde il suo potere mediatico e diventa attività di nicchia: poetico- autoreferenziale, fuori tempo , emblema di un pensiero non utile e perciò irrituale, con codici e statuti immutati. Il breve elenco abbozza un “valore specifico“ del laboratorio (inteso come ambiente del linguaggio e della disciplina) che gli viene di fatto assegnato e restituito paradossalmente dalla perdita di quel potere sulla moltiplicazione delle immagini e sull’ informazione che ha posseduto in passato. e) Una prima fase di studio e di riflessione (vedi anche bibliografia ) ha portato alla elaborazione di una didattica e basata sulla ricerca svolta nel biennio di specializzazione. f) Un progetto di studi, dal punto di vista di un artista e incisore, sull’ operato di Matteo Ripa è stato  tema di dialogo con il prof. Michele Fatica, Storico dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, nonché Presidente del Centro Studi Matteo Ripa e Collegio dei Cinesi, recentemente istituito, con il quale si è instaurata una preziosa collaborazione vista la sua disponibilità nel fornire materiale di studio di prima mano : “come gli europei riuscirono ad affascinare i governanti di un paese che si riteneva il più civile della terra è la domanda a cui hanno risposto almeno 5 generazioni di sinologi. L’astronomia, la previsione esatte delle eclissi, la tecnologia degli armamenti (cannoni di bronzo che centravano il bersaglio), l’architettura, la pittura con la prospettiva, la musica (Teodorico Pedrini), l’incisione su rame (Matteo Ripa) furono gli strumenti decisivi per essere accettati in un paese ermeticamente chiuso. I governanti cinesi ammettevano solo «gli extracomunitari» che portavano scienze, tecniche e conoscenze ignote ai cinesi. La soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773 creò un gap tra scienza cinese e scienza occidentale che solo la liberazione della Cina realizzata da Mao Zedong ha in parte colmato. E’ una storia nota a pochi, ma che, forse, vale la pena di diffonderla tra i più. Con cordialità Michele Fatica”.

Bibliografia Matteo Ripa Giornale (1705-1724), a cura di Michele Fatica, Vol.II (1711-1716), Istituto Universitario Orientale- collana “Matteo Ripa” XIV, Napoli 1996; Catalogo della mostra Matteo Ripa e il Collegio dei Cinesi di Napoli (1682-1869), a cura di Michele Fatica, Archivio di Stato di Napoli, 18.11.2006- 31.03.2007

              copertina tesi

Giornale dall’ Italia 2010-2012

Tesi di He Huiqun Milena Su Yaqiong Luna Zhang Zongxuan Giovanna

RELATORE : Prof. Gianfranco D’Alonzo

Introduzione al Diario  20 Settembre 2012 Sereno Alla nostra partenza, a Pechino, eravamo molto turbate per il viaggio che stavamo per affrontare. Dopo quindici ore siamo arrivate in Italia. Era la prima volta che andavamo fuori dal nostro Paese, così lontano da casa nostra, e la vita che ci aspettava era piena di incertezze. I successivi due anni abbiamo incontrato molte difficoltà, che ci erano sconosciute in Cina, che ci hanno reso più forti e indipendenti di prima. Questo volume riporta aspetti e momenti delle nostre esperienze di vita e di studio in Italia. Milena, Luna, Giovanna       序言   还记得2012年10月我们一行人怀着忐忑的心情从北京出发,经过十几个小时的航程到达了意大利,这是我们大家第一次去这么远的地方,对于前方的路我们感到很迷茫。 两年在意大利的生活,我遇到了许多从前从未遇到的困难,这些困难让我变得更加独立与坚强。我把这两年的学习与生活总结成了一本书,希望这本书是一本完美的答卷。 何慧群,苏亚琼,张宗璇 Introduzione al Viaggio Il Viaggio, Dimensione Incerta ai miei occhi, nel suo perpetuo scomporsi in spazio e tempo, non sempre risponde alla pretesa di previsione dell’Accadere. Raggiante nella sua struttura percorribile. Puntuale nel suo turbamento. Capace, tuttavia, di sostituire l’assenza delle Geografie d’Origine con il ritrovamento di Se. Intimo processo metabolico delle distanze: il Diario. Sosta analitica eloquente. Confidente che prima Accompagna e poi Testimonia. Promuove l’Appunto. Inchioda il pensiero e ci si Sofferma. Taglia il Silenzio di traverso, concedendo voce ai nuovi luoghi. Mai vago nel ribadir “non so..”. Un sol segno riconsegna l’Umore, ne conserva la Forza, ne preserva l’Istinto. Animale dall’insolito viso. Uomo. Uomo solo. Il tuo gesto segna il Passaggio: in un graffio insiste il tuo andare; dimora nel Punto l’attesa del Ritorno. Tappa d’obbligo il Laboratorio: Sala parto. Fucina ardente. Condizione necessaria a molare la timidezza. L’uomo solo forgia il verbo sospeso. Fluttuanti, i segreti vengono a galla. Uomini soli si confessano a vicenda. Osmosi imprevedibile. Scalfiscono il Pallore con cauto lavorio operoso. Tengono il tempo nel batter la punta. Comune il gemito nel ghermir la Prima Luce. Così non si ferma, il moto non cessa. Quel che fu il Viaggio, mente di Ritorno il Viaggio che ricomincia. Alessandra Donnarumma         tesi         08 Novembre 2011 Sereno Nel mese di Novembre 2011, il prof. D’Alonzo mi consiglia di partecipare ad un convegno didattico dal titolo “Primo Segnare” curato dal prof. Guido Strazza, presso l’Accademia di San Luca di Roma – di cui è presidente -, artista che ha speso una vita intera nella ricerca espressiva dell’incisione calcografica oltre ad avere svolto un’intensa attività didattica. Sul tema del pensare, del fare e dell’interpretare i segni dell’arte, anche in rapporto alla parola, alla musica e alla scienza: questa la traccia del seminario che è durato 5 giorni di lezioni-conferenze e 2 giorni di laboratorio. E’ la prima esperienza di tirocinio che faccio in Italia e ho molte aspettative. Ma è un impegno che mi confonde molto, perciò arrivo all’Accademia di San Luca un pò inquieta. I primi tre giorni ci sono le lezioni teoriche, che ho seguito con attenzione anche se è stato difficile capire, quindi c’è perplessità. Non c’è niente da fare, posso solo aspettare le lezioni di laboratorio. In questo tirocinio ho studiato prevalentemente puntasecca, con tre professori: Guido Strazza, Giulia Napoleone e Elisabella Diamanti. Ho dedicato due giorni agli esercizi a puntasecca. Ho inciso tre lastre : la prima non piaceva molto al professor Strazza perché il segno era poco libero, “bloccato”. La critica mi è stata utile perché le successive sono migliorate. Gradualmente comincio a capire il significato di questo laboratorio e cioè comprendere cos’è la puntasecca e le diverse possibilità espressive che propone. Si incide direttamente la lastra con la punta (di acciaio o di leghe speciali ) che non asporta il metallo, ma lo deforma, come l’aratro deforma la terra, creando ai bordi del solco delle sopraelevazioni, chiamate barbe, molto più accentuate di quelle del bulino. Queste barbe vengono conservate e si affida anzi alla loro capacità di trattenere l’inchiostro la qualità di questa tecnica che rende i segni molto sensibili, dal più delicato al più forte, con i bordi sfumati. Le barbe sono ben presto deformate dalle puliture, dall’inchiostrazione e dalla pressione del torchio e questo determina una forte limitazione del numero di copie da stampare. Infine, è stata un’occasione per comprendere il valore della libertà dei segni a puntasecca nonostante io la conoscessi poco. E’ stata un’esperienza utile dal punto di vista umano per aver lavorato insieme ad altre persone in una città e in un ambiente che non conoscevo. Visto l’impegno che richiedeva la partecipazione alle lezioni, ma soprattutto al laboratorio, dal 7 al 18 novembre mi sono trasferita a Roma dove ho avuto l’occasione di visitare mostre e musei di arte antica e contemporanea.         tesi 1       2011.11.08 晴 1月份的时候,我们在罗马San Luca学院实习,这是我们在意大利第一次实习旅程,它让我们充满了期待,也陷入了迷茫。 教授我们课程的是一个男教授,他叫Guido Strazza,另外还有两个年轻一些的女教授,一个叫Giulia Napoleone,另一个叫Elisabella Diamanti。在这里我就主要介绍一下Guido Strazza吧,因为他是主要负责教学的老师。 Guido Strazza 1992年生于意大利的一个城市圣菲拉,他在这所城市呆的时间很短,因为他的家人想去别的地方来改变自己的命运。他和家人去了热那亚,在那里学习和生活直到高中,但是为了等待他父亲的归来他和妈妈,姐姐一起搬去了米兰。1940年他注册了罗马某大学的工程师专业,后来在那遇见了一位艺术家F.T. Marinetti,这位艺术家准备在罗马办一个展览并且参加第34界威尼斯双年展,那时候Guido Strazza 20岁。 对于Guido Strazza来说F.T. Marinetti是第一位对他有重大影响的人,他影响了Guido Strazza的文艺思想,他传输给Guido Strazza生命力和速度的思想。 1946年他工程师专业毕业,Strazza很快感觉到尽管他会有光辉的前程,但这并不是他想走的道路。1948年他放弃了工作而出发去了perù。 他去了美国南部和Agrupaciòn Espacio合作为了重建震后的Callao城。在Rio de Janeiro他又遇见了对于他艺术生涯中第二个有重要影响的人Fayga Ostrower,这是Strazza艺术生涯的转折点。Fayga Ostrower启发他学习铜版画,于是他开始学习和创作他早期的版画作品。 Strazza参加了1951和1953年两届巴西圣保罗双年展。1954年他回到了意大利住在威尼斯直到1957年搬去了米兰。Strazza总是去Fontana, Castellani, Manzoni e Crippa从中获得许多关于抽象的理念而且他还被Wols的研究形式所影响。在1960年到1961年他去荷兰呆了一段时间后回到了意大利,之后他的艺术作品发生了很大的变化,它们不再是僵硬的,死板的,复杂的而更接近于Wols的研究形式,变得更加放松和延展,就像在置身于荷兰大自然的感受。 1963年他搬去了罗马,后来被Maurizio Calvesi邀请担任国家版画馆的馆长,在那他开设了一个版画工作室直到1967年.这些年为了能让人们了解他新的艺术思想,他做了许多展览,并且在1979年出了一本关于干刻的书”Il gesto e il segno”。从1964年到1969年,Strazza也在雕塑领域做过一些尝试,为了做雕塑,他用过很多材料,比如铁,塑料,铝等,在这段时间他不再专注于二维空间的创作而更专注于用坚固的材料做出的作品。 在1968年的威尼斯双年展上,他致力于一个对于整体构成的创作,他展出了关于符号和光以及几何体和光所研究的作品。这些作品在1973年出版在《研究》上。 在1974年至1976年他在罗马的国家版画学院授课,是Carlo Bertelli学院的副院长,之后他为了版画技术的课而去了罗马美术学院教课,然后成为了罗马美术学院的校长。他在1984年的威尼斯双年展上举办了自己的个人版画展,在1988年和2003年两次获得”罗马费尔特里内利”的荣誉并且在2002年获得了”罗马伟大学者”的荣誉。 他的第一本版画作品集在1990年被收藏在国家版画档案馆。在1999年他又开始研究油画,他的油画作品也参加了许多展览。现在他已经是著名的版画家,雕塑家和油画家。 他的艺术生涯可以分为很多部分。在50年代,一开始他致力于对于符号的研究,之后受到了许多外国艺术家的感染和启发他又改变了自己的创作风格。60年代,他转战去了国家版画学院,开始研究符号与光以及符号一几何体之间的关系。在最近的这段时间,他又开始研究版画中线与半月和水平面之间的关系。他的艺术生涯就像一部电影,在这部电影里呈现出了他的艺术在不同阶段所作出的革新。 大的艺术家这位伟做了很多艺术领域的研究,干刻技术是他最具盛名的研究成果之一,而这次我们实习的任务也是对干刻技术的学习和研究。这次学习的课题叫Primo Segnare,它是由5次讲座和2天的工作室实践组成。 第一天我们怀着忐忑的心情来到了学院,这是我们上的一堂课,而且就是理论课,看到Strazza老师和别的老师在上面不停地讲,但是自己并不是听得太懂,之后的几堂理论课也不是听的太懂,所以我们感到很迷茫。没办法,只能等到操作课的时候了。两天工作室的练习,我做了3张干刻作品,第一张板印出来了以后我给Strazza看,他说他不是很喜欢,觉得这幅作品看了让人感觉很累,我应该表达的更加灵活,更加自由,而不应该感到拘谨和紧张,于是我又开始了第二张板的制作,当我完成第二张板的印刷以后,老师说我有些进步了,于是我又开始做我的第三张板。慢慢的,我能够理解这堂课的真正意义了。老师们希望我们通过对于干刻技法的练习和掌握来了解干刻技术的多变性和延展性。画面通过刻刀的角度和力度会出现出不同的线条,而使得整个画面出现不同的效果。人们用刻刀在版面上随意的滑动,而使版面呈现出流畅而自由的线条,仿佛自身遨游在广阔的天空与大海之间。 干刻是铜版面的一种制版方法。用刻针直接在铜版或锌版面上刻画, 不经过腐蚀, 即可上油墨印刷。刻针需是很硬的钢针,或笔端装有硬宝石(或钻石)的针笔。在版面上刻画时,铜刺向线的二面或一面翻起,如犁田时翻起泥土。印刷时这些铜刺滞带着油墨,使每根线都形成一种渗化的柔和感觉。因线是在铜版上用力刻画出来, 往往刚直有力, 从而呈现不同于腐蚀的特殊艺术效果。 在这次的学习生活中,虽然时间并不是很长但是让我体会到了用针在版面自由作画的感受,让人回味。并且在课程中认识了许多新朋友,我们相互做了一些简单的交流,探讨了一些关于这次学习的感受,我们都认为这是一次不错的历经。

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