Giorgio Cesarini Scialdone

GRAFICA D’ARTE 2022-23



ACCADEMIA DI BELLE ARTI ROMA
A.A. 2022-23
CORSO DI GRAFICA D'ARTE
email:  g.dalonzo@abaroma.it
CV  alla pagina web: https://www.gianfrancodalonzo.net/about-me/ 
Facebook: https://www.facebook.com/groups/450011055344318/ 


PROGRAMMA  DIDATTICO 2022-23 

1

Disciplina: GRAFICA D’ARTE  1° - 2° - 3° Anno  12 CF  -150 ore
Collegamento al Team Grafica d'Arte 2022-23_T_Prof. D'Alonzo
Livello: TRIENNIO di Indirizzo
Tipologia disciplina: TEORICO - PRATICO
Tipologia della didattica: LEZIONI TEORICHE - APPLICAZIONI PRATICHE - LABORATORI
Periodo: ANNUALE

PRIMO SEMESTRE 
Martedì
Aula 1
Lezione: ore 09:30 - 12:30
Ricevimento e progetti: ore 12:30 -13:30

SECONDO SEMESTRE   
Martedì
Aula 1
Lezione: ore 09:30 -13:30
Ricevimento e progetti: 14:00 -16:00

2

Disciplina: GRAFICA d’ARTE - TECNICHE dell’INCISIONE _Altre Scuole 6 CF - 75 ore 
Collegamento al Team Grafica d'Arte-Tec. Incisione 2022-23_T. Altre Scuole, Prof. D'Alonzo 
Livello: TRIENNIO 
Tipologia disciplina: TEORICO - PRATICO
Tipologia della didattica: LEZIONI TEORICHE - APPLICAZIONI PRATICHE - LABORATORI
Periodo: ANNUALE

PRIMO SEMESTRE
Martedì
Aula 1
Lezione:  ore 14:00 – 17:00
Ricevimento e progetti: ore  17:00-18:00

SECONDO SEMESTRE  
Martedì
Aula 1
Ricevimento e progetti: ore 16:00-18:00


Laboratori - Stage

Altre lezioni presso sedi museali o laboratoriali esterne, in momenti diversi da calendarizzare in accordo con gli studenti.


“Le strade sono le abitazioni del collettivo. Il collettivo è un essere sempre inquieto, sempre in movimento, che tra i muri dei palazzi vive, sperimenta, conosce e inventa tanto quanto gli individui al riparo delle quattro mura di casa loro. Per tale collettivo le scintillanti insegne smaltate delle ditte sono un ornamento pari e anche superiore al dipinto a olio in un salotto borghese e i muri con «défense d’afficher» sono il suo scrittoio, le edicole la biblioteca, le cassette delle lettere i bronzi, le panchine i mobili della camera da letto e le terrazze dei caffè il bow-window, da cui osserva la propria casa. Là dove gli stradini appendono alla grata la giacca, c’è il vestibolo, e la porta carraia che, dalla fuga dei cortili, conduce all’aria aperta, il lungo corridoio che spaventa il borghese è l’ingresso alle camere della città. Il passage è il loro salotto. In esso più che altrove, la strada si dà a conoscere come l’intérieur ammobiliato e vissuto dalle masse.” (Da W. Benjamin, Charles Baudelaire. Un poeta lirico nell’età del capitalismo avanzato)


 
 

Obiettivi formativi Il paradigma storico della Grafica d’Arte, poichè capace di corrispondere alle nuove condizioni abitative create dalla rete, dal digitale e dalle pratiche immersive del sentire comune, ci aiuta a orientare gli studi e le ricerche verso il superamento di steccati linguistici e disciplinari, come ci insegna molta esperienza  della produzione artistica contemporanea. Date queste premesse, l’esercizio del laboratorio può farsi “ambiente” in cui la pratica artistica diventa  un’esperienza analoga a qualsiasi altra attività umana; offrire i mezzi per “calcare” territori “estranei”; sollecitare irritualità altrimenti taciute; motivare la riflessione profonda. Inteso come campo seminabile, come produzione di pensiero e di aperture all’ignoto , diventa uno spazio multidisciplinare in cui ricerca e studio non sono motivati dalla “riuscita tecnica” ma dal tentativo di rintracciare una consapevolezza critica di “sé” nel mondo.

Contenuti e tematiche

  • Quando apparve la stampa, Montaigne preferì una testa «ben fatta» a un sapere accumulato, perché il cumulo, già oggettivato, giaceva nel libro, sui ripiani della libreria; prima di Gutenberg, bisognava sapere a memoria Tucidide e Tacito se si praticava la storia, Aristotele e i meccanici greci se ci s’interessava alla fisica, Demostene e Quintiliano se si voleva eccellere nell’arte oratoria… dunque occorreva averne pienala testa.(Michel Serres)
  • La massa è una matrice dalla quale attualmente esce rinato ogni comportamento abituale nei confronti delle opere d’arte.(Walter Benjamin) 
  • Abitare il mondo è unirsi ai processi di formazione(Tim Ingold)

I riferimenti a Serres, Benjamin e Tim Ingold indicano l’orientamento generale del laboratorio. Da qui l’esigenza di riconsiderare la matrice – cardine dell’esperienza grafica e della riproducibilità – nei suoi concetti base, alla luce delle pratiche di condivisione ora in campo – che ne rivelano la condizione di madre e di residuo – e dell’identità  fluida della Grafica d’Arte, che di fatto genera il presente nelle molteplici piattaforme della nostra nuova quotidianità attraverso le quali il suo percorso storico si ripropone con forme nuove e dinamiche insolite: i molti media a disposizione della ricerca artistica a tutto campo.

Le attività si concentreranno sul tema dell’abitare , favorendo l’attenzione al territorio, alle vicende sociali che spingono i processi artistici a verificare i propri statuti e le profondità inesplorate di chi le affronta. Il ritmo interno alla disciplina si dovrà confrontare con la dimensione temporale nell’opera, intesa come operazione aperta, come segmento di un procedere. Di conseguenza lo studio s’inoltrerà nei processi che ritroviamo nel manuale proposto: “…un modo di essere dell’arte contemporanea quando questa si fa dispositivo per creare relazione tra vari territori che siamo soliti abitare.” (Franco Speroni). 

Modalità della didattica – Organizzazione del corso Il corso prevede attività propedeutica per i nuovi ingressi e approfondimenti per chi ha già un percorso di riferimento. Per la sua ampiezza e versatilità è in parte comune in ogni livelli di studio del triennio, e ciascuno studente lo affronterà con la propria storia, sensibilità e capacità. Ciò permetterà una maggiore relazione e scambio tra gli studenti, anche con l’ausilio di social e reti didattiche. Le lezioni si svolgono in presenza, nell’ Aula 1 dell’Accademia, e nel primo semestre saranno laboratori a carattere seminariale:

  • letture, presentazioni di opere di autori e studiosi di diverse discipline;
  • confronto sui manuali di riferimento proposti;
  • verifica condivisa del lavoro di ricerca personale;
  • analisi comune audio-visiva del materiale emerso dalla discussione.

Durante le attività lo studente dovrà avere cura di trasferire tutta la propria produzione nei vari formati digitali – pdf, power point, video, foto ecc. – sul team del corso, per facilitarne la presentazione e la condivisione durante la lezione settimanale. . Nel secondo semestre si svilupperanno i singoli progetti e percorsi rispondenti sia agli argomenti affrontati, sia ai personali risultati prodotti nella prima fase di studio. Pertanto, chi non avrà partecipato alle lezioni del primo semestre, secondo le modalità sopra descritte,  non potrà proseguire il corso e, di conseguenza, sostenere l’esame.

Attività all’esterno

Per quanto possibile  sarà valorizzata l’attività all’esterno,  necessaria per attuare una ricerca sganciata dal riscontro di carattere tecnico e disciplinare, cercando invece le risposte alle riflessioni emerse in territori estranei all’aula. Si studieranno, quindi,  i luoghi deputati all’arte, ai riti religiosi, alla politica, e delle aggregazioni spontanee.

Ricevimento studenti – Tesi

 Il ricevimento studenti, cui si dedica particolare attenzione per approfondire il lavoro personale  di ogni singolo studente,  tesi comprese, è garantita ogni giorno del corso secondo il calendario sopra descritto oppure in appuntamenti dedicati tempestivamente comunicati agli studenti.  Le proposte di tesi saranno eventualmente accettate solo se presentate entro il primo mese del terzo anno di studi. L’autorizzazione alla discussione sarà data solo se la tesi sarà pronta e consegnata al sottoscritto tre mesi prima della data di discussione.

Modalità di accertamento finale

L’esame consiste nella discussione del lavoro svolto dallo studente durante l’anno – che il docente ha potuto seguire personalmente nei suoi sviluppi –  e da una disamina dei temi affrontati e discussi nelle attività didattiche collettive (per intenderci, esame orale) i cui materiali, in formato digitale, saranno a disposizione a lezione conclusa sulla piattaforma online.  È molto importante che lo studente segua settimanalmente le lezioni perché saranno momenti oltre che di studio anche di produzione fattiva del lavoro utile all’esame. Sono previste revisioni dei progetti in corso valide per l’accesso all’esame finale.

Manuali di riferimento

Gianfranco D’Alonzo, LOP Rete Mostra Libro – Quando l’arte ripensa le piattaforme della comunicazione, a curadi Franco Speroni, Gangemi Editore, 2014. Si può acquistare direttamente dall’editore presso la sede di Via Giulia 42, Roma, oppure online http://www.gangemieditore.com/dettaglio/lop-rete-mostra-libro/4750/3 (disponibile anche in ebook).

Michel Serres, Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere, 2013, Bollati Boringhieri (disponibile anche in ebook) http://www.ibs.it/code/9788833924069/serres- michel/non-e-mondo.html.

Georges Didi-Huberman, La somiglianza per contatto. Archeologia, anacronismo e modernità dell’impronta, 2009, Bollati Boringhieri

Il corso in Rete

https://www.gianfrancodalonzo.net/learning-accademia-di-belle-arti-roma/ https://www.facebook.com/groups/450011055344318/?source_id=920756964659986 https://gdagraficadarte.wixsite.com/gdagraficadarte 

Per maggiori approfondimenti sulla natura del corso è bene leggersi l’articolo Del limite delle competenze sul blog https://www.stefanopenge.it/wp/

 

*In copertina: “Che ci faccio quì” di Giorgio Cesarini Scialdone

 

 

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Hugo Fortes

L’Amazzonia Brasiliana: un percorso attraverso l’arte e la natura

Martedì 8 novembre 2022

Ore 15:00 – 17:00 

Aula Magna

 

 

La lezione si svolge all’interno del corso di Grafica d’Arte del prof. Gianfranco D’Alonzo

La natura è sempre stata il soggetto principale della ricerca artistica di Hugo Fortes, a partire dalle prime opere realizzate con vetro, acqua, paraffina, argilla e altri materiali che simulavano veri e propri sistemi acquatici. Paesaggi artificiali nei quali i processi fisico-chimici del galleggiamento, della trasparenza e della dissoluzione agivano come forze che suggerivano riflessioni sul rapporto tra natura e cultura.

Temi in seguito approfonditi tramite grandi installazioni, in un primo momento ispirate a fiumi poi anche agli animali e alle foreste, indagando di riflesso la condizione abitativa artificiale del paesaggio urbano e l’inquinamento dell’ambiente. Una ricerca attraversata da diversi linguaggi – installazione, video, performance, fotografia e pittura – e che vuole dichiaratamente contribuire ad aumentare la consapevolezza ecologica e aiutare a riconquistare il nostro legame perduto con la natura.

Negli ultimi anni Fortes ha partecipato a residenze artistiche nell’Amazzonia brasiliana e in India, esperienze che hanno spinto a confrontarsi con tematiche spirituali che poi hanno contraddistinto la sua produzione più recente.

Di questa esperienza si parlerà in questa lezione, e più in generale del suo percorso artistico, in particolare delle sue implicazioni ecologiche, culturali, sociali e politiche.

 

 

Hugo Fortes è artista, curatore, designer e professore presso l’Università di San Paolo, Brasile. Ha presentato le sue opere in più di 20 paesi, in particolare al Museo George-Kolbe di Berlino, la Galerie Artcore di Parigi, la Columbus University (USA), l’Assam State Museum (India), il Paço das Artes di Sao Paolo del Brasile, il Centro Cultural Recoleta (Argentina).

Dal 2004 al 2006 ha vissuto a Berlino, come fellow del German Academic Exchange Service (DAAD), per uno stage di dottorato di ricerca. Nel 2006 la sua ricerca “Poetiche liquide: l’acqua nell’arte contemporanea”, ha ricevuto il Premio Nazionale CAPES per la Tesi in Arte in Brasile. Nel 2016 è diventato professore associato con la tesi “Sorvoli tra uomini, animali, tempi e spazi: pensieri su arte e natura”, presso l’Università di São Paulo.

Ha tenuto lezioni in diverse istituzioni internazionali, tra cui: la University of Brighton (UK), l’Istituto Max Planck di Storia dell’arte di Firenze, il Sprengel Museum Hannover, la East Stroudsburg University negli Stati Uniti.

 

 

 

 

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URBAN EXPERIENCE

Paesaggi Umani. Reinventare lo sguardo sulla città, ascoltandone le storie

https://www.facebook.com/UrbanExperience/?ref=page_internal

Martedì 22 novembre

Ore 10  Dipartimento di Scienze della Formazione – Università degli Studi Roma Tre (Via Principe Amedeo, 184)

Walkabout “Palestra d’empatia: ricognizione dell’Esquilino” ed Experience lab “Le poetiche-politiche dell’apprendimento dappertutto”

Ore 15 Accademia di Belle Arti di Roma (Via di Ripetta, 222)

Experience lab “Performing Media Storytelling” e Walkabout “Paolo Ramundo, l’Asino che vola e l’Oculus per rigenerare Tordinona”

https://youtube.com/shorts/HmQCHTdJG0M?feature=share
https://youtu.be/fCN5PMnzIfs

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Eliete da Silva Pereira

L’arte indigena contemporanea brasiliana

Martedì 21 febbraio 2023

Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Ore 10:30 -13:00

Una lectio magistralis del corso di Grafica d’Arte del prof. Gianfranco D’Alonzo

 

Negli ultimi anni in Brasile, l’arte indigena ha avuto ripercussioni sulla scena artistica nazionale e internazionale. Attraverso la presentazione delle opere di alcuni dei principali esponenti Jaider Esbell, Denilson Baniwa, Daiara Tukano, la conferenza analizzerá il significato delle cosmologie amerindie che ci permetteranno di individuare le specificità cosmopolitiche ed estetiche di tali espressioni i cui significati superano quelli della tradizione artística occidentale, presentando non paesaggi o materialitá esterne ma complesse  architetture di ecologie di interazione tra entitá non soggettive e  trans-specifiche (animali, piante, spiriti, oggetti, ecc).

Eliete da Silva Pereira è docente ricercatrice del Museo di Archeologia e etnologia dell´Università di S. Paulo USP. PHD in Scienze della Comunicazione presso la Scuola di Comunicazione e Arti della stessa universitá dove é ricercatrice presso l’ATOPOS International Research Center come coordinatrice della linea di ricerca sulla digitalizzazione dei saperi locali. Ha cosenguito la laurea in Storia e il Master in Scienze Sociali presso l’Università di Brasilia (UnB) Attualmente é consulente presso l’Organizzazione degli Stati Iberoamericani (OEI) per l’educazione indigena per conto del Ministero dell’Istruzione del Brasile (MEC). Ha pubblicato diversi articoli sulla comunicazione e sul net-attivismo indigeno. È autrice del libro – Ciborgues indígen@s.br: a presença nativa no ciberespaço – (Annablume, 2012)

 

https://youtu.be/QNZXCWowUvY?si=cr0wXpKAun5cE6YR

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Massimo Di Felice

Iperoggetti e ecologie datificate: la fine di un’idea di mondo

Martedì 28 febbraio 2023

Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Roma

Ore 10:30 -13:00

Una lectio magistralis del corso di Grafica d’Arte del prof. Gianfranco D’Alonzo

 

Nell’ambito delle scienze umane , negli ultimi anni, si è intensificato il dibattito sul protagonismo dei non umani. Dalla ontologia orientata agli oggetti di G. Harman, alla virata ontologica in antropologia (P. Descola V. De Castro, B. Latour), tra le diverse posizioni si é iniziato anche a mettere in luce l’avvento di un nuovo tipo di materialitá che ha carpito l´attenzione  di diversi autori che ne hanno fornito diverse definizioni, Tra questi, troviamo gli iper-oggetti di T. Morton, la cosa che sente di M. Perniola e le forme di info-materialitá prodotte dalla datificazione e dalle hiper realtá digitali.Obiettivo della conferenze sará presentare all’interno di tale dibattito i concetti di transustanziazione e di info-materialitá.

Massimo Di Felice é ordinario di Data ecology presso il Programma di  Scienze Ambientali dell´Istituto di Energia e Ambiente (IEE) dell´Universitá di S. Paulo  (USP) in Brasile e di Teoria delle reti presso la stessa universitá. E´ ricercatore nazionale con borsa di studio per l´alto livello di produttivitá del Consiglio Nazionale dello Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Brasile. E´ post dottore per La Sorbona di Parigi, PHD in scienza della comunicazione per l´Universitá di S. Paulo e sociologo per l´Universitá La Sapienza di Roma. In Brasile coordina il centro Internazionale di ricerca sulle reti digitali Atopos e la piattaforma per la ricerca e la disseminazione della cittadinanza digitale Cidig, uma rete che connetta 12 stati e 30 docenti di diverse universitá.

 

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